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domenica 20 novembre 2011

Memorial

Sei nudo: indossi solo una vestaglia verde da ospedale che non basta a coprirti interamente.
La tua mente è confusa, non sai dove sei, chi sono le persone accanto a te ma soprattutto perché sei lì.
Davanti a te c'è un medico che, con voce rassicurante, ti dice che sei un malato di mente e che ti trovi in una clinica privata per un Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO).
Verrai curato, assistito e se seguirai tutte le indicazioni che lui ti darà, guarirai e potrai tornare tra i tuoi cari e la vita che ti sei lasciato alle spalle.

Passano pochi minuti perché tu ti renda conto che i metodi di cura utilizzati da quel medico sono a base di elettroshock.
Ma la cosa che ti mette più paura è che il medico (indifferentemente dal caso tu abbia dei miglioramenti o meno) è deciso ad alzare sempre di più il voltaggio di quella macchina infernale che così tanto ti spaventa.

Ti rendi così conto di essere solo, in balia di un medico le cui cure, per quel che ne sai, possono addirittura ucciderti.

Questo, in definitiva è l'incipit di Memorial, avventura Diceless (ovvero giocata senza dadi, solo pura interpretazione) premiata a Lucca Comics & Games 2011 come Migliore Avventura delle Ruolimpiadi (evento di Lucca Comics & Games dedicato ai Giochi di Ruolo).

I creatori dell'avventura, Gaetano Torrisi ed Emiliano Solano, hanno cercato di porre in questo modo alcune domande molto forti ai giocatori, ovvero:

  • Una semplice devianza mentale può essere considerata come vera e propria pazzia?
  • Fino a che punto possono spingersi delle tipologie di cure?
  • Ci sono cure che ledono la dignità umana? Vengono ancora usate? E in che casi?

E' inutile dire che io ho giocato a questa avventura e devo dire che è stata veramente un pugno allo stomaco, un qualcosa che per giorni e giorni mi ha fatto pensare e che mi ha convinto a parlarne con voi.

C'è dell'altro però: per realizzare questa avventura, i creatori si sono ispirati ad un tragico evento realmente accaduto: quello di Franco Mastrogiovanni, un maestro di scuola elementare che è stato ricoverato nel reparto psichiatrico dell’Ospedale di Vallo della Lucania per ricevere un TSO.
Il suo problema derivava da una devianza mentale che, forse a causa del suo passato da anarchico, lo spingeva a scappare terrorizzato dalle divise dei Carabinieri.

In pratica Franco Mastrogiovanni viene ricoverato il 31 Luglio 2009 per non uscirne più: infatti morirà 4 giorni dopo, il 4 Agosto 2009.

Cosa è successo durante i giorni del suo ricovero?
Il programma Mi manda Raitre lo ha mostrato: il video è molto forte quindi lo sconsiglio alle persone sensibili ma se lo volete vedere cliccate pure qui.

Se volete approfondire la vicenda legata a Franco Mastrogiovanni, qui potrete trovare due ottimi punti di approfondimento:
  • Francesco Mastrogiovanni: morte oscura di un maestro Anarchico (link)
  • Comitato Verità e Giustizia per Francesco Mastrogiovanni (link)
Per non dimenticare.

Manuel.

3 commenti:

Gaetano Torrisi ha detto...

Manuel, grazie per la recensione ma soprattutto per aver contribuito a diffondere questa brutta pagina della sanità italiana. complimenti per il bel lavoro che stai facendo in questo spazio.

Pulci ha detto...

Bravo.

Kyacchan ha detto...

Come dici tu, cè un bel margine per definire una persona pazza si o no. Sicuramente la soluzione non è ucciderla. Ricordare è giusto.